I Castelli della Loira sono la seconda attrazione della Francia dopo la Tour Eiffel, che ogni anno richiamano turisti da tutto il mondo. Ad un paio di ore dalla capitale Parigi si apre un mondo favoloso, fatto di castelli da sogno, residenze della corte di Francia, da Francesco I fino al Re Sole.
Città d’arte e di storia, Bourges ammalia per il ricco patrimonio architettonico, conquista per i palazzi e le chiese in stile gotico, classico e rinascimentale. Uno dei capolavori cittadini è il Palais di Jacques Coeur, il cittadino più noto di Bourges il cui motto “A cuori prodi nulla é impossibile” è celebre anche oltre confine. Annoverata tra le più belle chiese di Francia, la Cattedrale di St. Etienne è una splendida testimonianza di stile gotico. Nota per le ragguardevoli dimensioni e le vetrate che, colpite dalla luce, creano un suggestivo gioco di colori e ombre, merita la dura salita fino alla terrazza della torre: 396 gradini vi porteranno ad ammirare tutta la città dall’alto.
Chenonceau, il cosiddetto castello delle dame, è costruito sul fiume Cher. Il Castello di Chenonceau, uno dei più celebri tra i castelli della Loira, era preferito da Caterina de’ Medici e Diane de Potiers: tutto qui ti fa restare a bocca aperta, dal lungo viale di accesso bordato di platani, ai giardini rinascimentali che si illuminano nella notte sulle note di Arcangelo Corelli. Nelle camere oltre a camini monumentali in marmo vi sono capolavori d’arte alle pareti, da Rubens a Tintoretto, da Murillo a Poussin. La camera più sfarzosa è quella di Francesco I, la più celebre è quella delle cinque regine, le due figlie e le tre nuore di Caterina, tra cui Maria Stuarda.
Il castello di Villandry, nella regione Centre Val de Loire, è un castello rinascimentale situato nel cuore di tre livelli di giardini a terrazza. È l’ultimo dei grandi castelli rinascimentali costruiti sulle rive della Loira. Eccellente per l’armonia della sua architettura e dei suoi giardini, Villandry è così noto e ammirato proprio grazie ai suoi giardini ornamentali: simboli musicali ma anche e soprattutto cuori, volute, farfalle, ventagli… allegorie dell’amore tenero, dell’amore appassionato, dell’amore instabile e dell’amore tragico.
Costruito su un’isola in mezzo alle acque del fiume Indre, il Castello di Azay-le-Rideau è stato descritto dallo scrittore Honoré de Balzac come “un diamante sfaccettato incastonato sull’Indre“. Sicuramente suggestivo, il Castello è un edificio elegante e dalle forme equilibrate, circondato da un’area verde che ne conferisce ulteriormente fascino e grazia. A livello strutturale è formato da un’ala principale ed una ad angolo, ambedue disposte su due livelli. Le particolarità in stile gotico, in questo caso, anzichè costituire elemento difensivo, hanno uno scopo puramente decorativo, e donano al Castello un particolare ritmo e armonia. Gli interni si ispirano profondamente al Rinascimento italiano, con decorazioni preziose, medaglioni ed arazzi, che arredano tutte le stanze.
Ma è ad Amboise che la Loira mette in scena la sua prorompente bellezza, con la città, i bistrot e i caffè tutti raggomitolati attorno al suo castello. Chateaux d’Amboise fu la residenza di quasi tutti i re Valois e Borboni, fu prigione di stato ed è considerato un unicum per il suo giardino panoramico racchiuso all’interno delle mura. Ma la fama di questo castello è legata soprattutto alla tomba di Leonardo da Vinci, invitato a catello da Francesco I 3 anni prima di morire.
Clos Lucé è la dimora dove Leonardo da Vinci trascorse l’ultima parte della sua vita. Si tratta di un piccolo maniero situato alla fine delle case antiche di Amboise che il re regalò al genio e dove egli dipinse la Gioconda. Qui ogni anno vi è una fila ininterrotta di turisti in pellegrinaggio. L’atmosfera intatta, le camere ricostruite, lo studio, lo rendono un vero tempio dedicato al genio da Vinci sin dal 1954.
Blois è una splendida città dove il fiume scorre sotto maestosi ponti di pietra. Lungo i suoi argini si va in bici, si pesca e si fa jogging. Qui il Castello Reale è imponente e realizzato in quattro stili differenti, dal gotico al classico, un vero panorama dell’architettura francese.
Un tempo sede del potente ducato di Borgogna, Digione conserva nel suo ricco centro storico numerose chiese e palazzi nobiliari che testimoniano un florido passato e sono oggi considerati capolavori della loro epoca. Tra di essi, si ricordano alcuni gioielli dell’arte gotica come il Palazzo Ducale, la Chiesa di Notre Dame, con i suoi tre ordini di garoil – rifacimento del XIX secolo – l’orologio che dal XIV secolo scandisce il tempo della cittadina e il Palazzo di Vogüé, considerato oggi uno dei più bei palazzi nobiliari del Seicento francese.
Per assaporare appieno la storia e le opere d’arte di Digione, l’Ufficio del Turismo ha realizzato un percorso di 22 tappe, percorribile a piedi in un’ora, che vi permetterà di non perdere nessuna delle bellezze del centro storico: il percorso della Civetta. Questo uccello è uno dei simboli della città che, scolpito sul fianco della Chiesa di Notre Dame nel XV secolo, rappresenta un portafortuna da accarezzare ad ogni passaggio con la mano sinistra, quella del cuore.