La Grecia è una terra entusiasmante che ama offrire tutta sé stessa ai propri visitatori. La sua bellezza è unica al mondo: il Paese ellenico è sole, mare, paesaggi indimenticabili e siti archeologici che conservano ancora oggi i ricordi di un prestigioso passato.
La parte continentale della Grecia è formata da un insieme di penisole, come quella Calcidica, quella Attica e del Peloponneso. La conformazione delle coste è piuttosto irregolare con numerose frastagliature: la costa ionica è bassa e sabbiosa, mentre quella che si affaccia sul Mar Egeo e quella meridionale è alta e rocciosa.
Il nostro itinerario greco comincia dal porto di Igoumenitsa. In pullman, percorreremo ogni tappa del percorso. La prima è le Meteore, uno straordinario esempio di come l’ingegno dell’uomo possa esaltare le meraviglie della natura anziché deturparle.
In un paesaggio metafisico che potrebbe essere il set ideale per un film della saga di Star Wars, si innalzano imponenti torri di arenaria sulla cui sommità sorgono monasteri antichi. I primi eremiti si stabilirono nelle cavità naturali delle rocce intorno all’XI secolo. Esse rappresentavano un rifugio perfetto per l’isolamento spirituale e per sfuggire alle persecuzioni. Più tardi nacquero i monasteri che divennero in poco tempo importanti centri di culto. Per la sua bellezza e la sua perfetta integrazione con il territorio circostante, il complesso monastico delle Meteore è stato dichiarato nel 1998 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Tappa fondamentale per gli appassionati di Grecia antica è Delfi, il cui nome è indissolubilmente legato al più venerato e rispettato oracolo della religione greca. Secondo le credenze antiche, l’oracolo era una donna, la Pizia, sacerdotessa del tempio di Apollo, che circondata da misteriosi vapori pronunciava l’atteso e talvolta temuto responso su temi anche molto seri, come la decisione di entrare in guerra o il luogo esatto in cui fondare una nuova città.
Passeggiando per i monti dal paesaggio aspro, su cui sorgono le rovine antiche della città, non è difficile farsi pervadere dal misticismo e desiderare di poter invocare ancora oggi un potente oracolo per chiarirsi le idee sulle questioni importanti. Purtroppo non troverete nessuno a dirvi cosa fare nella vita, in compenso però vi attendono i resti di costruzioni millenarie immerse in un contesto naturale di straordinaria bellezza.
Il nostro itinerario prosegue con Atene, primo simbolo della civiltà classica, affascinante capitale dalla forte personalità che combina moderno e antico in un mix unico e irripetibile. Atene è un’immensa metropoli dove ad ogni angolo ci si può imbattere in rovine millenarie. Gli iconici templi dell’Acropoli, primo tra tutti il Partenone, considerato la massima espressione dell’architettura classica greca, il mitico stadio antico dove ebbero inizio i giochi olimpici moderni, l’agorà dove Socrate insegnava filosofia, sono tra le meraviglie che tutti si aspettano di trovare ad Atene.
Nel pomeriggio andiamo a Capo Sounion, uno splendido promontorio roccioso situato a soli 70 chilometri a sud di Atene, uno dei luoghi imperdibili nei dintorni della capitale dell’Attica. Nel punto più alto del promontorio sorge il Tempio di Poseidone, a 60 metri a picco sul mar Egeo, la struttura risale al 600 a. C. Purtroppo solo 16 colonne delle 34 originali sono giunte fino a noi, ma la sua visita vale veramente la pena!
In serata avremo l’opportunità di apprezzare la cucina greca, cenando in una tipica taverna. La gastronomia greca ha una tradizione antichissima, tanto che le sue origini si perdono tra storia e mitologia. Oltre alle spezie derivanti dall’influenza mediorientale, nelle ricette della cucina tradizionale greca vengono utilizzati ingredienti che affondano le radici nella tradizione mediterranea: olio d’oliva, pomodori e verdure. Oggi, dunque, la cucina greca è la perfetta sintesi della cucina mediorientale ed europea.
La quinta giornata sarà interamente dedicata ad una minicrociera nelle isole del Golfo Saronico: Hydra, Poros e Egina. Le isole hanno in comune un mare pulitissimo e coste incantevoli, una gradevole atmosfera insulare, con abitanti ospitali che sanno mantenere i costumi locali e il rispetto dell’ambiente.
Il giorno successivo ci spostiamo in pullman verso la regione del Peloponneso, dove tra montagne aspre e verdi vallate sorgono le città del mito antico e alcuni tra i più importanti siti archeologici d’Europa. Corinto, mitica citta della Grecia antica, ha dato il nome ad uno dei tre stili architettonici della classicità e ad un canale artificiale dalle pareti ripidissime che taglia in due la Grecia continentale, rendendo il Peloponneso a tutti gli effetti un’isola.
A pochi chilometri si trova la città di Epidauro, che deve la sua fama allo splendido teatro risalente al IV secolo a C: uno dei teatri antichi meglio conservati d’Europa, usato ancora oggi per spettacoli ed eventi e noto per la sua impeccabile acustica. La guida vi inviterà a gettare una monetina nel proscenio, dimostrando che anche gli spettatori seduti sugli spalti più alti possono sentirne il suono.
Nascosto tra le brulle colline dell’Argolide si trova uno dei tesori più preziosi della Grecia: le rovine di Micene, una delle città-stato più ricche e influenti del mondo antico. Il suo periodo di massimo splendore durò ben 400 anni, dal 1600 al 1200 a.C., durante il quale la città fu così importante da dare il nome ad un’intera epoca e ad una cultura. Il nome di Micene è indissolubilmente legato a quello del suo re più famoso: Agamennone, capo supremo di tutti i greci nella Guerra di Troia, le cui gesta vennero rese immortali da Omero nell’Iliade.
Il simbolo di Micene è la Porta dei Leoni, il maestoso ingresso alla città. La porta, alta più di tre metri, è sovrastata da un monolite decorato con due leoni che si fronteggiano ai lati di una colonna. È quasi certo che la colonna servisse a reggere una statuetta, ma non è stato possibile definirne il soggetto. Raffigurava forse l’uomo più potente della città? Un animale sacro? Una divinità? La risposta rimane avvolta nel mistero e contribuisce a rendere ancor più suggestivo l’ingresso alla città antica. Mentre ne varchiamo la soglia, proviamo ad immaginare di essere l’archeologo Schliemann che entra per la prima volta nella mitica città di Micene, circondata da un complesso murario, noto con il nome di Mura Ciclopiche per le sue enormi dimensioni (lo spessore va dai 3 a ben 8 metri!). Secondo la leggenda, la costruzione di mura così imponenti fu possibile solo grazie all’aiuto di un Ciclope, i giganti con un occhio della tradizione omerica.
Mentre navigheremo da Patrasso all’Italia, la nostra mente e il nostro cuore saranno pervasi di immagini incredibili, fotografie di una storia molto lontana, ma allo stesso tempo così imponente, suggestiva e vicina.
Mitica Grecia!