ARTE IN VALIGIA
Da che esiste, l’arte è un mezzo estremamente libero e personale per esprimere idee e sentimenti, trasmettere conoscenza, raccontare attimi di vita quotidiana e riportare fatti e vicende storiche. Già in tempi remoti, l’aristocrazia e la ricca borghesia usavano collezionare arti decorative e curiosità provenienti da tutto il mondo. Le decorazioni e i dipinti contenevano dettagli che permettevano a chiunque si fermasse ad osservarli di poter viaggiare con l’immaginazione. Alcune opere sono in grado di aprire vere e proprie finestre sul mondo, hanno il potere di trasportarci indietro nel tempo e ci permettono di entrare all’interno di harem e palazzi blindati o di assistere a fatti che hanno segnato la storia.
In questi giorni vogliamo tuffarci nel cuore dell’arte per rivivere la storia e la memoria di Firenze. In attesa della riapertura del Corridoio Vasariano, abbiamo deciso di intraprendere una passeggiata virtuale lungo il corridoio d’arte più famoso al mondo.
Si parte dal pian terreno degli Uffizi, esattamente dall’ala di Ponente. Saliamo al primo piano con un ascensore ed entriamo nel vero e proprio Corridoio. Il pavimento appena ristrutturato, ricoperto di cotto antico balza all’occhio. Alle pareti, tra l’alternarsi di alcuni leggeri saliscendi e diverse svolte, si susseguono per quasi un chilometro affreschi cinquecenteschi che un tempo decoravano l’esterno del Corridoio, circa 30 sculture antiche ed una raccolta di iscrizioni greche e romane. Lungo il percorso, in corrispondenza della sommità di Ponte Vecchio, 73 finestre e affacci rivelano scorci panoramici unici sull’Arno e sul cuore di Firenze.
Durante il camminamento troviamo due memoriali storici: il primo, in corrispondenza di via Georgofili, da dove è possibile vedere il punto in cui esplose l’ordigno che causò la strage nel 1993, con riproduzioni fotografiche di quei drammatici momenti ed i dipinti degli Uffizi danneggiati dallo scoppio della bomba. Il secondo, alla fine di Ponte Vecchio, con la documentazione fotografica delle devastazioni operate dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Al termine dell’itinerario, dopo una breve sosta nel giardino mediceo di Boboli, proseguiamo all’interno della reggia granducale di Palazzo Pitti, in prossimità della Galleria Palatina per ammirare le collezioni di pittura dei Medici. Avvolti da uno scrigno esuberante di cornici, stucchi, sete e cieli barocchi continuiamo il nostro viaggio nell’arte…