Sebbene l’Albania sia conosciuta da tutti come il Paese delle aquile, sono veramente pochi gli stranieri a conoscenza del reale motivo che ha portato alla diffusione di questa denominazione. Non basta, infatti, sapere che la bandiera ufficiale del paese raffigura proprio un’aquila a due teste nera su sfondo rosso.
Una leggenda racconta di un giovane che stava cacciando per le montagne, un’aquila volteggiando sopra di lui si posò in cima ad una rupe. L’aquila era straordinariamente maestosa e serrava nel becco un serpente. Dopo un po’ l’aquila volò via dalla cresta dove aveva il nido. Il ragazzo allora si arrampicò sulla cima della rupe dove vide, nel nido, il piccolo dell’aquila giocare con il serpente morto. Ma il serpente non era davvero morto! All’improvviso, infatti, si mosse di scatto rivelando i suoi denti aguzzi e preparandosi a penetrare l’aquilotto con un veleno mortale. Repentinamente, il giovane tirò fuori arco e freccia e uccise il serpente. Poi prese l’aquilotto e si avviò verso casa. All’improvviso il giovane sentì sopra di lui un fragoroso suono, era il frullare delle immense ali dell’aquila. “Perché rapisci mio figlio?” Gridò forte l’aquila. “Il piccolo è mio, perché l’ho salvato dal serpente che tu non avevi ucciso” rispose il ragazzo. “Restituiscimi mio figlio”, disse il rapace, ”e io ti darò come ricompensa l’acutezza dei miei occhi e la potente forza delle mie ali. Tu diventerai invincibile e nel mio nome sarai osannato”. Così il giovane consegnò l’aquilotto. Quest’ultimo crebbe, e volava sempre sopra la testa del ragazzo, ormai un uomo pienamente cresciuto, che con il suo arco e frecce uccideva molte bestie selvatiche e con la sua spada ammazzava molti nemici di quelle lande.
Durante tutte queste imprese, l’aquila, fedelmente lo guardava dall’alto e lo guidava. Sbalorditi dalle gesta del valoroso cacciatore, le genti di quella terra lo incoronarono re e lo chiamarono “Shqipëtar”, che in albanese vuol dire figlio dell’aquila, e il suo regno divenne conosciuto come Shqipëri (Albania) o Terra delle aquile.